Cristo copre la nostra nudità, sale verso Gerusalemme, porta con sé sulla croce la nostra nudità e ci riveste della vita nuova; Cristo accoglie la nostra nudità, la porta con sé e sconfigge il maligno proprio sulla croce, ridonandoci la veste battesimale (S. Paolo: "Vi siete rivestiti di Cristo").
La consegna del vestito all'interno del rito del Battesimo (come anche all'interno del rito dell'Ordine) significa che il vestito partecipa della corporeità; nell'evento della trasfigurazione il volto di Gesù cambiò di aspetto e le Sue vesti divennero candide.
"Quelli che sono vestiti di bianco chi sono?" (Apocalisse Cap. 7 vv 9,13-14) Sono coloro che sono passati attraverso la tribolazione grande e hanno lavato le loro vesti rendendole candide con il sangue dell'agnello.
Cosa è la tribolazione grande? Non la mia tribolazione ma la tribolazione di Cristo; sono passati attraverso essa al punto di manifestare la loro identità, è un cambiamento ontologico, radicale (ecco perché soltanto in due sacramenti si indossa la veste, perché in essi avviene un cambiamento ontologico, il battezzato diviene figlio di Dio e allo stesso modo c'è un cambiamento ontologico nell'ordinazione sacerdotale).
Se siamo simili a Cristo (che è la luce) allora la nostra identità è la luce. Ecco perché Gesù ci dice Voi siete la luce del mondo, Lui ci ha trasformato ontologicamente, la nostra identità è la luce! E' un evento ontologico, la trasformazione totale dell'essere.
Se io sono luce non posso restare restare nascosto, sarebbe contro la mia identità.
Dio si rivela attraverso il mistero; Simeone Nuovo Teologo afferma che si deve entrare progressivamente in questo mistero che è la rivelazione di Dio, è un'illuminazione divina che dal Battesimo cresce sempre più fino a vivere la santità, una luce che risplende nelle tenebre"; questa luce è Cristo, ma lo sono anch'io. E' un'infusione di grazia che cresce fino a trasformarci.
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