Giovanni Paolo II nel 2000, in occasione della giornata mondiale della gioventù ripropose la domanda: Cosa dobbiamo fare per essere sale della terra e luce del mondo? La prima fondamentale vocazione del cristiano è la più alta dignità dell'essere umano, cioè essere in comunione con il Padre. Fin dal suo nascere l'uomo è invitato al dialogo con Dio; siamo creati da Dio e per Dio e il desiderio di Lui è scritto nel nostro cuore: la gloria di Dio è l'uomo vivente. Questa attrazione che Dio esercita su di noi si chiama vocazione. Sse la nostra vocazione è stare con Lui, nel momento in cui scegliamo una strada o un'altra, scegliamo o rifiutiamo Dio; o diamo una risposta a Lui che ci chiama o diamo un rifiuto a Lui che ci invita a seguirLo.
Ciascuno di noi ha una responsabilità davanti al Signore per tutta la propria vita: se è Lui che mi sceglie, è a Lui che devo rispondere. Se sono consapevole che Dio mi ha chiamato e ciononostante non tendo alla perfezione attraverso questa chiamata, allora sono colpevole di non rispondere a questo amore.
Le buone opere annunziano il Vangelo senza usare le parole. La Chiesa dovrebbe essere la comunità alternativa rispetto allo stile di vita proposto/imposto dal mondo ("... stupivano la società perchè ammirati da come si amavano"). La presenza di cristiani autentici è necessaria perchè è un riferimento di valori senza cui il mondo perderebbe il senso, il gusto; è necessario vivere la nostra identità di luce, una vita cristiana autentica è una proposta di senso che vale anche per chi non l'accetta.
Vogliamo vivere intensamente secondo le opere buone per essere sale della terra e luce del mondo.
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