Nella Diocesi di Palermo, come in tutte le altre diocesi, si è cercato di attivare degli incontri a livello vicariale, coinvolgendo le parrocchie e le associazioni nella lettura del territorio per capirne i problemi e declinare una proposta (le sollecitazioni raccolte in questi incontri sono state riportate nel documento diocesano). Il frutto di questa elaborazione condivisa è stato un documento preparatorio che sarà l'oggetto di discussione a Reggio Calabria.
La tentazione di arrivare allo spazio pubblico per difendere i nostri valori è forte (in un tempo in cui ci scopriamo minoranza) , lo sforzo è invece quello di avere un pensiero per tutta la società (il bene comune di tutti).
Il Documento preparatorio è un agenda (l'elenco delle cose che si devono fare) per aiutare il paese a riprendere la crescita (che riguarda la capacità di sviluppo delle persone, che - come leggiamo nella Caritas in Veritate - consiste nel fare, conoscere ed avere di più per ESSERE DI PIU'! Un autentico sviluppo integrale di tutto l'uomo e di tutti gli uomini). Riattivare l'economia, quindi, ma un economia che si ricordi dell'uomo (in un tempo in cui da più parti si moltiplicano gli allarmi per la crescita della povertà e l'aggravarsi di una nuova polarizzazione: crescono i poveri a danno della classe media e crescono gli straricchi).
L'Agenda prevede 12 proposte raccolte in 5 parole chiave:
1) INTRAPRENDERE (vedi la Parabola dei talenti), l'imprenditorialità prima di avere un significato professionale ne ha uno umano, il lavoro di per sé è un luogo teologico in cui l'uomo realizza il piano di Dio (CV n. 41);
2) EDUCARE, è più che lavorare per la formazione, è generare spiritualmente l'umanità
3) INCLUDERE NUOVE PRESENZE
4) SLEGARE LA MOBILITA' SOCIALE
5) COMPLETARE LA TRANSIZIONE ISTITUZIONALE
L'Ufficio di pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Palermo ha adottato tre direttrici per orientare la propria azione:
- riattivare gli strumenti di formazione sociale e politica
- lavorare per il lavoro (Progetto Policoro)
- un impegno serio per il governo della città
Non trasformiamo le nostre associazioni in luoghi sicuri dove parlare di argomenti rassicuranti lontani dalla vita!
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